24 Giugno 2008
La vedo passare tutte le mattine
portare a spasso un corpo formidabile,
con sulle labbra un sorriso indecifrabile
per poi infilarsi in un sito di confine
dove si entra solo con la scheda magnetica.
Nascondo la mia timidezza dietro l’etica
e mi dico ch’è amorale infastidire per strada
una ragazza, senza prima sapere se le aggrada…
Passano i giorni i mesi e le stagioni
e il suo sorriso è sempre più enigmatico,
mentre l’approccio ancor più problematico.
Un dì che pioveva a dirotto e i goccioloni
t’inzuppavano come un pulcino ch’esce dall’uovo,
non vedendola transitare per via alla solita ora,
mi son guardato in giro e alla vista m’affiora:
s’era riparata sotto la tenda d’un negozio nuovo.
M’avvicino e dico: posso osare? mentre l’ombrello spiego.
E lei, mentre il viso cambia di colore... grazie… la prego.
Giunti al sito dico: “Posso aspettarla anche domani… se piove?”
Si, grazie. Ciao. Corro: Ho fatto tardi… sono già le nove!
L’indomani già di mattino c’era un sol leone…
ed io l’aspettavo con l’ombrello aperto giù al portone.
Lei mi ha guardato, ed io: “Non piove stamattina!”
E lei: “fa niente… venga e finga di ripararmi dalla brina.”
Il cuore mi batteva come un martello pneumatico
e nel breve tragitto mi chiedevo se osare o non osare
a dirle: “t’amo.” Lei ha aperto il suo sorriso “pragmatico”
e lì per lì, su due piedi mi ha detto: “Mi vuoi sposare?”
Se prima non trovavo le parole, ora ero muto
davanti a quel parlare arguto concreto e risoluto.
Poi ho fatto uno sforzo d’eloquio e ho detto “Si!”
E lei: “Se sei d’accordo… allora ci sposiamo giovedì!”
- Sembra una favola d’altri tempi e non una storia vera:
Tu che mi seguivi con lo sguardo come un girasole
ed io che mi facevo un pieno di te bastante una giornata intera,
ma la timidezza ad entrambi ci smorzava in gola le parole.
Tu non prendevi l’iniziativa ed io, ora ripensandoci mi duole,
parlando, temevo d’essere scambiata per quelle donne civettuole…
Quanti anni per timidezza abbiamo sprecato a farci la corte?
- Non sprecati: anni di desideri da cui è derivato un amore forte!
Mi dirai il tuo nome… prima di sposarci… se puoi?
- Ma certo! Eccoti accontentato: mi chiamo Andrea e tu?
- Io sono Vittorio… ma sei maschio o femmina tu?
- Tu come mi vedi? Io sarò sempre come tu mi vuoi!
lunedì 10 maggio 2010
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