29 Agosto 2004
Beato te Francesco che cantavi lodi
alla sorella acqua, pura e senza frodi,
mentre io devo comprarla al bottegone
perché dal rubinetto m’esce marrone.
Beato te Francesco che al mattino t’alzi
ed esci o entri in grotta in quattro balzi.
Io abito in un palazzo senza ascensore
e sopra ci arrivo con 200 battiti di cuore.
Beato te Francesco che camminavi a piedi scalzi,
senza spese di scarpe e non soffrivi calli e afferrature.
Io le scarpe le compro in farmacia a prezzi coi rialzi
e mi lamento. Capisco perché tu canti lodi a tutte le creature?
Beato te Francesco che non pensi alla mensa
perché nella casa della gente hai la dispensa.
Io con l’euro devo mangiar pane e cipolle
e al mercato vado solo per guardar le mazzancolle.
Beato te Francesco che hai amato tutti gli animali,
ed hai cantato lodi fraterne anche ai maiali.
Io ci ho provato, non corrisposto, ad amare un pollo,
ma mi ha respinto ed io per sfregio gli ho tirato il collo.
Beato te Francesco che hai ammansito il lupo feroce
ed hai fatto lodi stupende per lui e il Cristo in croce.
Io dopo pranzo, quando tento di far la pennichella,
arriva una mosca… e non riesco ad ammansir neppure quella.
martedì 31 marzo 2009
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