Il cavallo di San Francesco

4 Ottobre 2003


Oggi uscirò per la prima volta dopo una infezioncella
che mi ha portato una settimana di fastidi e ragli.
Uscirò col cavallo di San Francesco. Una pioggerella
è stata prevista dal Meteo, ma io spero che si sbagli.

Vorrei tanto far visita ad una creatura
di cui il mio cuore ha particolarmente cura.
L’ultima volta che la vidi era…è stata quest’estate qua:
a me sembra che sia trascorsa più di un’eternità!

In questo lasso, non m’aspetto di trovare rinnovata
bellezza; forse solo quel poco d’abbronzatura,
pigmentata ad arte su quella pelle vellutata
e scura, già di per sé abbronzata di natura.

E’ molto bella ma non si dà arie: anzi beltà sottrae
invece di valorizzarla. Forse è questo che m’attrae
a paragon di altre che fan di tutto per metterla in mostra.
No! non esistono altre: “Lei è il mio Stop, Alt, e fine corsa...”

Quando lei nella mia vita un dì è entrata: (che peccato),
io mi feci trovare col biglietto obliterato.
Quello che mi trattenne a saltar sulla vettura,
non fu d’imbattermi nel controllore la paura;

furono gli sguardi delle persone che mi davan noia:
quelle che in simil circostanze, gongolano di gioia.
E’ andata così purtroppo: “Scegliendo pace e non belligeranza”
e prendendoci quel poco d’amore da ogni fortuita circostanza!…

C’è ancora in noi qualcosa che il fuoco attizza,
e persino alla nostra età i nostri volti ci rubizza.
Abbiamo scelto la pace e non la belligeranza…
ma in fondo al cuore resta sempre accesa la speranza.

La fortuna bussa alla porta una sola volta,
mentre la tentazione s’attacca al campanello.
Per scordarla non è bastato lo sbiancar del capello:
la vedo… e sento il profumo d’una rosa appena colta.