16 Aprile 1998
Ogni volta vuoi che ti ripeta quando mi piaci!
Tu lo sai già, ma fai finta di dimenticare;
ti piace vedermi soffrire, implorare i tuoi baci,
e al momento che le bocche si stanno per toccare,
tirarti indietro e inscenare in modo semi-serio
che non te la senti, che ti sembra di commettere adulterio.
Sentimi bene amica che mi fai soffrire!
Io faccio il cacciatore e tu la preda;
ma quando ti senti dentro il ruggito della tigre
ti piace che s'invertano le parti e come una Lampreda
attaccarti alle mie labbra senza più lasciarle
e per il bene dello spirito, le idee...sacrificarle.
Questo non vuol essere rivolto a te, un rinfaccio;
è che mi sento in imbarazzo, con quest'amore alternato,
che quando c'incontriamo non so mai: che, e se faccio.
Un giorno dici ch'è grazia, un altro ch'è peccato.
Un giorno mi scacci e l'altro sei nelle mie braccia:
ed io un giorno son Re e l'altro carta straccia.
Tu lo sai che t'amo e senza te non ce la faccio;
quindi cerca di ritrovare la coerenza:
certo non è un articolo che troverai allo spaccio,
ma devi cercare in te qualcosa che fa resistenza.
Ormai noi due da Venere siamo stati presi al laccio
ed è impossibile toglierci da questo dorato impaccio.
Non riesco ad immaginarmi come sarebbe la vita
senza il conforto della tua presenza?
Non voglio esagerare dicendo che la farei finita
ma sarebbe sciapida: un crocchè con pepe e sale senza!
Noi siamo nati per essere un tutt'uno, essere legati;
e non per stare sempre appesi ad una corda d'impiccati!
A volte a fare calcoli e usar prudenza sarai costretta:
ma questo è il condimento che fa un rapporto bello!
Quando l'amore diventa come una scienza esatta,
si perde la scrematura, e si scende di livello,
e se non senti più ad ogni bacio suonare il campanello,
vuol dire ch'è caduta l'impalcatura del castello.
giovedì 3 luglio 2008
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