La morte di Giovanni Paolo II

2 Aprile 2005

Alle 21,43 di sabato 2 Aprile del 2005,
sei ritornato alla casa del padre, di sicuro,
dove da parecchio già avevi il posto prenotato,
lasciandoci un ricordo imperituro.

Milioni di persone, cattoliche e non,
sono venute da tutto il mondo ad adorarti:
“Con tutta la cometa che l’illuminava
Gesù non può far altro che invidiarti.”

Per Te quattrocento fra Re, Regine e presidenti
hanno affrontato del viaggio i disagi,
per Lui: pochi pastori, una mucca, un asinello
e solo tre cammelli e tre Re magi.

Quando è morto Lui c’erano migliaia di persone:
ma tutte a gridare d’ammazzarlo.
Per te, a gran voce, il Tuo nome, chiedevano
agli onori degli altari d’innalzarlo.

Ci saranno altri Papi che proseguiranno
l’opera Tua e di San Pietro:
ma io non riesco ad immaginarmi un Papa
che sia all’altezza di venirti dietro.

Noi lo vorremmo: Bello, Buono e Bravo;
che sappia parlare ed abbia una bella voce.
Solo con queste qualità troverà seguito:
come lo ebbe Gesù prima… e dopo la croce.